Secondo l’OSMED nel 2011 il mercato farmaceutico totale, comprensivo dei farmaci distribuiti presso le farmacie pubbliche e private e di quelli acquistati attraverso le strutture pubbliche, è stato pari a 26,3 miliardi di euro, di cui 3⁄4 sono stati rimborsati dal SSN. Ogni italiano ha acquistato in media lo scorso anno 30 confezioni di medicinali, per un totale di oltre 1,8 miliardi di confezioni. Questo scenario implica l’assunzione di responsabilità della Medicina Generale, il prescrittore di maggior peso del Sistema, verso una prescrizione di sempre maggiore qualità che risponda all’epidemiologia delle patologie prevalenti, ai temi di aderenza e persistenza terapeutica e alle etnie dei nuovi pazienti.
Partendo da questi dati il Presidente ha compiuto un’ampia disamina sui parametri di valore che l’uso del farmaco sottende, indicando chiaramente non solo l’aspetto terapeutico, ma anche preventivo, sociale e di sviluppo industriale. Il farmaco è quindi un bene da coltivare sotto diversi aspetti, richiamando la coscienza professionale e sociale del prescrittore.
Il saluto del prof Bianco è stato un momento di riflessione nella sua duplice funzione di Presidente della Federazione Nazionale degli ordini dei Medici e degli Odontoiatri e di neosenatore della repubblica. Il prof Bianco ha richiamato non solo gli aspetti etici della prescrizione, ma ne ha richiamato il valore nella politica della salute dello Stato in una visione generale di sanità e welfare di sistema e del singolo individuo: una lunga e dotta relazione che ha passato in rassegna i diversi momenti e le diverse iniziative che la Federazione nazionale degli Ordini ha messo in campo nel passato e quelle che intende sostenere nel futuro, entrando in temi importanti come la tempestiva messa a disposizione dei pazienti delle novità terapeutiche che modificano sensibilmente la prognosi di malattie gravi con un prognostico vitale.
È iniziata subito dopo una tavola rotonda dal Titolo: “Il valore del farmaco per il paziente, il medico ed il sistema sanitario”.
Il dr Cambielli, primo relatore, che ha passato in rassegna i topics propri di ciascun attore. Successivamente il prof Mario Eandi, professore Ordinario di Farmacologia Clinica dell’Università di Torino, ha delineato, utilizzando i concetti di base della farmacoepidemiologia e dell’economia sanitaria gli aspetti regolatori e di beneficialità dei farmaci, con esempi sulle strategie di messa a disposizione e di utilizzo di molecole di diverso peso ed utilità clinica pratica.
La tavola rotonda si è chiusa con la testimonianza del dr Petruzzelli, Membro Esecutivo Nazionale e Delegato lombardo F.A.V.O. Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, che ha percorso, attraverso anche la rivisitazione di una sua vicenda di vita personale, le aspettative dei cittadini/pazienti e la necessità di una condivisione decisionale nel momento in cui si debba iniziare un trattamento farmacologico.
La successiva sessione di apertura ha visto l’intervento del prof Antonio Pontiroli, docente di Clinica Medica, DISS università degli studi di Milano, Ospedale San Paolo, sul tema di grande attualità dei nuovi ipoglicemizzanti sia orali che iniettabili, comprese le nuove insuline, evidenziando con una visione estesa a 360 gradi, le problematiche sistemiche del diabete ed i risvolti correlati del beneficio plurisistemico di un trattamento adeguato.
Il dr Mario Guslandi, Responsabile Unità di Epato-Gastroenterologia Clinica Ospedale San Raffaele, Milano ha poi compiuto un ampio excursus sull’uso degli IPP nella terapia antiaggregante piastrinica ed anticoagulante, evidenziando una certa carenza di dati derivanti da trias controllati, talora non definitivamente conclusivi in rapporto ad eventi vascolari maggiori di natura emorragica, ed il prof Marco Cattaneo, Unità di Medicina 3, Ospedale San Paolo Dipartimento di Scienze della Salute Università degli Studi di Milano, ha chiusa le sessione con una ampia e documentata rassegna sui nuovi anticoagulanti orali, evidenziandone le differenze di profilo di efficacia e sicurezza come emergono dagli studi clinici controllati disponibili, sottolineando comunque l’efficaci e sicurezza dell’attuale terapia anticoagulante orale con warfarin ed acenocumarolo, inibitori della vitamina K in uso da decine di anni.
Sabato 11 Maggio i lavori sono iniziati con una sessione sui farmaci innovativi, partendo dalla definizione. Giuseppe Recchia, Direttore Medico e Scientifico di GSK, ha delineato l’evoluzione del concetto di farmaco innovativo di fronte alla situazione reale clinico-terapeutica generalista e specialistica, definendo le caratteristiche dell’innovazione ed i scenari futuri prossimi e remoti, sottolineando le possibili linee di partecipazione della Medicina generale ai processi di sviluppo del farmaco. Il tema è stato ripreso dal dott Ferdinando Petrazzuoli della sezione SNAMID di Caserta ed esponente di spicco dell’EGPRN.
Le esigenze ed i bisogni della Medicina generale sono state riprese dal dr Enzo Pirrotta che ha discusso gli aspetti etici, economici e clinici che rendono ragione delle esigenze della Medicina Generale sollevando una serie di questioni non risolte in tema di farmaci innovativi.
Le innovazioni in epatologia, segnatamente per ciò che riguarda l’HBV, sia in termini di prevenzione che di trattamento sono state evidenziate a fondo rispettivamente da R Guglielmetti, Dipartimento di Malattie Infettive IRCCS Fondazione Policlinico S.Matteo Università degli Studi di Pavia, e M. Vinci, SC Epatologia e Gastroenterologia Ospedale Niguarda Ca’ Granda Milano.
Il tema della prescrizione in Medicina generale è stato al centro della seconda sessione. L’intervento del prof Giorgio Annoni, Cattedra e Scuola di Specializzazione in Geriatria Università degli Studi di Milano-Bicocca S.C.C. di Geriatria – Azienda Ospedaliera San Gerardo, Monza, partendo da un caso clinico di multiprescrizione in una paziente anziana, ha evidenziato i problemi connessi al trattamento dei soggetti con multipatologie, dando indicazioni precise sulla necessità di sfrondare i trattamenti non essenziali in rapporto alle condizioni cliniche del paziente.
Il tema è stato ripreso da Valerio Marsala, referente area geriatria SNAMID nazionale, che ha dettagliato i rapporti tra età e trattamento farmacologico con un’analisi di tutti i parametri implicati. In successione il tema di aderenza e persistenza in terapia è stato discusso da Giuseppe Di Donna, SNAMID, Roma, quello delle incongruenze terapeutiche nei pazienti politrattati è stato discusso da Ferdinando Petrazzuoli, SNAMID Caserta, quello della gestione farmacologica dei pazienti con LUTS/IPB è stato discusso da Luigi Giudici, SNAMID Como.
Ma non il congresso non si è occupato solo di terapia. La sessione successiva ha esplorato il tema della prevenzione e del suo legame con la cura. I dati del Progetto RIS, esposti da Paolo Spriano, Segretario Nazionale SNAMID, hanno aperto la terza sessione; a seguire Davide Fabbrica, Responsabile nazionale della Comunicazione SNAMID, ha illustrato i dati di una indagine SNAMID sulle attitudini alla terapia vaccinale anti pneumococcica dei MMG in Italia, seguito dalle considerazioni di Francesco Blasi (Dipartimento Fisiopatologia e Trapianti Università degli Studi di Milano) sulla patologia pneumococcica: nuove prospettive di prevenzione, di Carlo Lombardi (Unità Semplice di Allergologia-Immunologia Clinica & Malattie Respiratorie Dipartimento di Medicina & Geriatria Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza (Brescia) D.I.M.I., Università di Genova (Genova) sulle nuove molecole nella gestione terapeutica del paziente con allergia, di Francesco Chiumeo, presidente SNAMID Trento, sull’approccio farmacologico del paziente con BPCO di Carmine Farinaro, presidente SNAMID Caserta, sulla BPCO rivisitata: audit con confronto dei dati di prima e dopo la spending review di Rudi De Bastiani, presidente SNAMID Belluno, presidente nazionale GIGA,sull’uso ed abuso degli IPP.
Al congresso si è discusso, nella quarta sessione, anche dell’integrazione alimentare come momento di gestione della salute. Enzo Masci, direttore dell’U.O. di Endoscopia digestiva dell’Ospedale San Paolo di Milano, ha discusso sul valore dei probiotici che emerge dalla letteratura internazionale, mentre l’integrazione nel soggetto sportivo è stata oggetto della relazione di Marco De Angelis (Facoltà Scienze Motorie, Univ. L’Aquila, Alba – Associaz. Scientif.); ha chiuso la sessione Andrea Zamboni, tesoriere nazionale SNAMID con la discussione dei dati forniti da uno studio epidemiologico in corso su insulino-resistenza ed epatosteatosi e le possibilità terapeutiche offerte dalla silibina.
L’ultima sessione del giorno 11 Maggio è stata dedicata al valore del farmaco in una società in crisi economica. Filippo D’Addio, SNAMID Caserta, ha compiuto un’analisi della diminuzione della spesa farmaceutica dell’ASL di Caserta, dandone un’interpretazione mentre Cesare Paoletti, SNAMID Firenze ha illustrato un algoritmo per la gestione dei farmaci cardiovascolari che tenga conto dell’appropriatezza prescrittivi e Nicola Buono, SNAMID Caserta, ha presentato dei dati di un audit sul trattamento della ipercolesterolemia in una zonale rurale del Sud Italia.
Ha chiuso la sessione Alfredo Cuffari, responsabile nazionale SNAMID per le pubbliche relazioni, che ha esposto i dati di una survey effettuata da SNAMID sull’approccio al farmaco generico da parte dei medici di Medicina generale
La terza giornata del Congresso è iniziata con un ampio excursus sul trattamento del dolore. Un tema che ha importanti risvolti anche sociali e che ha trovato nel prof Cesare Bonezzi dell’Unità di Terapia del Dolore e Centro di ricerca in fisiopatologia e terapia del dolore della Fondazione Maugeri di Pavia un attento e profondo conoscitore in grado di trasferire i topics essenziali per la medicina generale. Il dr A. Gargano ha poi illustrato i primi dati del progetto CORO, uno studio sull’approccio al tema del dolore svolto dalle sedi SNAMID di Roma e Como. Sempre sul tema del dolore, il dr L. Orlando, SNAMID Palermo, ha presentato l’esperienza della rete contro il dolore in Sicilia e ha espanso il tema con una revisione delle problematiche relative alla cefalea. Il dolore dal punto di vista del trattamento con FANS e della relativa appropriatezza è stato l’oggetto della relazione successiva tenuta dal dr S Loconte della sezione SNAMID di Andria-Barletta-Trani. Il tema della relazione terapeutica medico-paziente come requisito fondamentale di un successo terapeutico è stato svolto dal dr B Mirra, della SNAMID Caserta, mentre un altro passaggio cruciale, quello della valutazione strategica del farmaco con le metodologie dell’HTA, appraisal e assessment, è stato ampiamente descritto dalla dottssa Olivia Leoni dell’ASL di Varese e membro della commissione HTA della regione Lombardia.
Sono poi stati trattati in successione tre temi di grande attualità che vedono il MMG emarginato dal processo prescrittivo, ma che comunque lo devono responsabilizzare, stante la sua figura di primo riferimento per il cittadino. Si tratta delle nuove modalità di trattamento farmacologico dei tumori (relatore G. Ucci. Oncologia, H. di Lodi), dei nuovi anticoagulanti orali (E. Pirrotta, SNAMID Roma) e dei nuovi ipoglicemizzanti orali (A. Ponissa, SNAMID Bologna): l’attenzione ed il pensiero in merito della Medicina Generale è stata discussa in profondità. Il dr M Marziani (SNAMID Reggio Emilia) ha successivamente evidenziato come il concetto di rete ben si applica al trattamento del diabete mellito dove i compiti dell’MMG si embricano con quelli dello specialista di riferimento, a giustificare pienamente l’interesse e l’obbligo di conoscenza, su questo tema, per la Medicina generale. Il dr M.Voza (Presidente SNAMID Bologna) ha infine discusso del valore del farmaco dando una valutazione monetaria precisa del costi economici sostenuti dai cittadini anche in occasione di semplici disturbi gestibili con autocura, con ogni tipo di sostanza, da quella prescrivibile dal MMG a quella da banco, ai prodotti propri delle medicine non convenzionali.
Il Congresso si è chiuso con una lezione magistrale del prof Massimo Colombo, direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Gastroenterologia dell’Università di Milano, Ospedale Policlinico, su un tema di estremo interesse per la rapida evoluzione in corso e per gli alti costi del trattamento, quello della terapia delle epatiti virali croniche: siamo entrati in una nuova era del trattamento di queste patologie e, alla luce dei più recenti dati della ricerca clinica, il MMG ne potrà diventare agevolmente gestore dell’evoluzione in un futuro assai prossimo.