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Riepilogo risposte: Survey – Sanzioni e Responsabilità Medica

 
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Il punto di vista dei Medici di Medicina Generale

A cura della Redazione  SNAMID

Il parere dei Medici che hanno partecipato alla survey  SNAMID, proposta ai MMG durante lo svolgimento del XXVIII Congresso Nazionale di ROMA, conferma pienamente quanto possa essere criticabile la strategia che il Governo intende attuare per ridurre l’impatto della spesa sanitaria sul bilancio statale, collegata al  tema della responsabilità professionale.

Il tema della appropriatezza prescrittiva non è certamente un tema solo italiano, ma tutte le autorità che gestiscono un servizio nazionale sono alla ricerca di ridurre il budget sanitario con iniziative  articolate su diversi fronti ,spesso contestate, come sta facendo il governo britannico che, per risparmiare, vuole dare ai giovani medici uno stipendio inferiore rispetto a quello dei più anziani .

Le risposte dei medici coinvolti delineano delle risposte che sono assolutamente in linea con chi ha fatto della pratica clinica quotidiana la sua ragione professionale e sa perfettamente quanto sia rilevante il rapporto con la persona che ha un bisogno di salute.

Ne emerge la figura di un medico che non è disposto a gestire la propria professione impostata sul sistema delle note, che vorrebbe maggiore onesta’ politica da parte dei decisori nell’affermare che le risorse sono ridotte e il sistema universale è in crisi senza tirare in ballo, in maniera generica e sostanzialmente economica, l’appropriatezza, avvertendo i cittadini che si fanno scelte di bilancio che non possono più garantire tutto a tutti.

Un medico che non si fida delle linee guida come strumento di tutela, ma vuole che il suo giudizio clinico venga tutelato ma che è anche consapevole di essere inappropriato per problemi di medicina difensiva e per induzione da parte del collega ospedaliero.

Un medico comunque disponibile ad applicare linee guida, ma giustamente consapevole che l’applicazione delle medesime significa adeguarle al caso singolo e che quindi non vuol sentir parlare di appropriatezza secondo modalità “politiche”.

Un medico che spera in un cambiamento giuridico a maggior tutela del suo operato in scienza e coscienza.

In estrema sintesi un medico  che sa perfettamente di cosa si sta parlando, ma non è  d’accordo su dove stiamo andando.

Sono perse tutte le speranze?
SNAMID pensa di no e crede che sia giusto interpretare il disagio di un medico che tutti i giorni ha di fronte a sé non malattie, bensì malati; persone con caratteristiche biologiche, culturali, familiari e sociali che ne fanno un unicum e che debbono tutte guidare la scelta del medico. Ridurre la soluzione della malattia di un uomo, attenendosi diligentemente ad una raccomandazione, è molto riduttivo ed eticamente opinabile. SNAMID per questo si impegna a interpretare il sentimento dei medici che hanno risposto alla survey e portare ai tavoli istituzionali queste istanze ragionevoli e irrinunciabili sotto il profilo etico, scientifico e professionale.

 

Riepilogo risposte: Survey – Sanzioni e Responsabilità Medica, ma dove andiamo?

 
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Il punto di vista dei Medici di Medicina Generale

A cura della Redazione  SNAMID

Il parere dei Medici che hanno partecipato alla survey  SNAMID, proposta ai MMG durante lo svolgimento del XXVIII Congresso Nazionale di ROMA, conferma pienamente quanto possa essere criticabile la strategia che il Governo intende attuare per ridurre l’impatto della spesa sanitaria sul bilancio statale, collegata al  tema della responsabilità professionale.

Il tema della appropriatezza prescrittiva non è certamente un tema solo italiano, ma tutte le autorità che gestiscono un servizio nazionale sono alla ricerca di ridurre il budget sanitario con iniziative  articolate su diversi fronti ,spesso contestate, come sta facendo il governo britannico che, per risparmiare, vuole dare ai giovani medici uno stipendio inferiore rispetto a quello dei più anziani .

Le risposte dei medici coinvolti delineano delle risposte che sono assolutamente in linea con chi ha fatto della pratica clinica quotidiana la sua ragione professionale e sa perfettamente quanto sia rilevante il rapporto con la persona che ha un bisogno di salute.

Ne emerge la figura di un medico che non è disposto a gestire la propria professione impostata sul sistema delle note, che vorrebbe maggiore onesta’ politica da parte dei decisori nell’affermare che le risorse sono ridotte e il sistema universale è in crisi senza tirare in ballo, in maniera generica e sostanzialmente economica, l’appropriatezza, avvertendo i cittadini che si fanno scelte di bilancio che non possono più garantire tutto a tutti.

Un medico che non si fida delle linee guida come strumento di tutela, ma vuole che il suo giudizio clinico venga tutelato ma che è anche consapevole di essere inappropriato per problemi di medicina difensiva e per induzione da parte del collega ospedaliero.

Un medico comunque disponibile ad applicare linee guida, ma giustamente consapevole che l’applicazione delle medesime significa adeguarle al caso singolo e che quindi non vuol sentir parlare di appropriatezza secondo modalità “politiche”.

Un medico che spera in un cambiamento giuridico a maggior tutela del suo operato in scienza e coscienza.

In estrema sintesi un medico  che sa perfettamente di cosa si sta parlando, ma non è  d’accordo su dove stiamo andando.

Sono perse tutte le speranze?
SNAMID pensa di no e crede che sia giusto interpretare il disagio di un medico che tutti i giorni a di fronte a sé non malattie, bensì malati; persone con caratteristiche biologiche, culturali, familiari e sociali che ne fanno un unicum e che debbono tutte guidare la scelta del medico. Ridurre la soluzione della malattia di un uomo, attenendosi diligentemente ad una raccomandazione, è molto riduttivo ed eticamente opinabile. SNAMID per questo si impegna a interpretare il sentimento dei medici che hanno risposto alla survey e portare ai tavoli istituzionali queste istanze ragionevoli e irrinunciabili sotto il profilo etico, scientifico e professionale.