Tempo di lettura stimato: 3 minuti

Accreditamento diretto dei provider, variazione del numero dei crediti formativi e nuove regole di trasparenza sui finanziamenti e sulla sponsorizzazione degli eventi. Cambia volto l’educazione continua in medicina (Ecm), dopo l’accordo siglato dal Governo e dalle Regioni. Le nuove regole entreranno in vigore dal primo gennaio 2008. L’accordo ha infatti prorogato la fase sperimentale del programma di formazione e aggiornamento obbligatori fino al 31 dicembre 2007. Ecco quindi, punto per punto, le novità più significative del documento: – PROVIDER. L’accreditamento diretto dei provider – vale a dire quelle strutture sanitarie, pubbliche e private, idonee ad offrire programmi formativi – è la principale novità. I provider in possesso dei requisiti minimi saranno infatti abilitati a realizzare attività didattiche per l’Ecm e ad assegnare direttamente i crediti ai partecipanti. L’accreditamento potrà avvenire a livello regionale, nel caso in cui la formazione verrà erogata in una singola Regione, o nazionale se verrà svolta in due o più Regioni. A definire i criteri per l’accreditamento e per l’attribuzione dei crediti sarà naturalmente la Commissione nazionale per l’Ecm, anch’essa oggetto di modifiche, sia nella sua composizione che nell’articolazione organizzativa. – COMMISSIONE ECM. La Commissione nazionale Ecm, l’organismo che ha il compito di ‘governare’ il sistema, sarà infatti trasferita all’interno dell’Agenzia dei servizi sanitari regionali (Assr). Sarà composta da 36 esperti. Il ministro della Salute assumerà la carica di presidente, mentre i due vice saranno il coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e il presidente della Fnomceo (Federazione nazionale ordine medici chirurghi e odontoiatri).

Tra i componenti della Commissione troveranno posto sette esperti designati dal ministero della Salute, di cui due proposti dal dicastero dell’Università e della ricerca. Otto, invece, quelli nominati dalla Conferenza Stato-Regioni. La Commissione sarà supportata dal Cogeaps (Consorzio di gestione anagrafica professioni sanitarie) per la gestione dell’anagrafe nazionale dei crediti formativi maturati dagli operatori sanitari.- CREDITI ECM. Il numero dei crediti da acquisire nel triennio 2008-2010 è fissato in 150 (minimo 30 e massimo 70 crediti per anno). Dei 150 almeno 90 dovranno essere ‘nuovi’ crediti, mentre fino a 60 potranno derivare dal riconoscimento di crediti maturati negli anni della sperimentazione 2004, 2005, 2006, 2007.

Per gli argomenti di interesse generale, ma pertinenti con l’attività professionale, sarà possibile acquisire crediti fino a un massimo complessivo del 20% del debito triennale. Con le attività di docenza (stage, tutoring, presentazione a convegni e pubblicazioni scientifiche) sarà invece possibile acquisire crediti fino a un massimo complessivo del 35% del debito triennale. Ogni operatore sanitario potrà scegliere fra una formazione di tipo residenziale (convegni, congressi, corsi, seminari) o una residenziale interattiva (gruppi di discussione, discussioni casi clinici). Oppure potrà optare per una ‘formazione sul campo’ (tirocini, affiancamento di supervisore). Potrà far ricorso a gruppi di miglioramento (commissioni, linee guida), ad attività di ricerca (gruppi di studio finalizzati), all’autoapprendimento senza tutor (riviste scientifiche, programmi di formazione a distanza) oppure con tutor. Infine potrà seguire stage, fare presentazioni a convegni o pubblicare su riviste scientifiche. – DOSSIER FORMATIVO. Novità anche nella definizione e nella valutazione degli obiettivi formativi. Nasce infatti il dossier formativo, una sorta di ‘piano degli studi’, individuale o di gruppo. Il dossier, in cui verranno indicati gli obiettivi formativi, sarà oggetto di una periodica e sistematica attività di verifica da parte degli organi tecnico-professionali. – ORDINI PROFESSIONALI. A garantire l’appropriatezza della formazione continua, rispetto agli obiettivi indicati nel dossier, saranno gli Ordini professionali. Avranno il compito di verificare la posizione dell’operatore e, nel caso in cui quest’ultimo fosse inadempiente, gli consentiranno di ‘riparare’ entro l’anno successivo. Gli Ordini e i Collegi potranno anche assumere la funzione di ‘produttori di formazione continua’, limitatamente agli aggiornamenti su etica, deontologica e legislazione. – FINANZIAMENTO E CONFLITTO DI INTERESSI. Per finanziare il programma di formazione si farà ricorso a risorse sia pubbliche che private. Le aziende sanitarie pubbliche potranno quindi continuare a utilizzare l’1% del monte stipendi dei dipendenti del Ssn, già destinato alla formazione continua.

L’accreditamento diretto dei provider deve essere mantenuto con il versamento di un contributo economico in favore di Commissione nazionale per l’Ecm, Regione e Provincia autonoma, a seconda dell’ente accreditante, proporzionato al tempo, al contenuto e alle tipologie formative utilizzate. Più complessa la normativa che regola la gestione delle risorse private, somme che provengono direttamente dalle casse delle aziende farmaceutiche (sponsor), interessate alla promozione di un particolare evento formativo. Nell’accordo Stato-Regioni viene infatti condivisa l’esigenza di assicurare la trasparenza delle fonti di finanziamento e delle relazioni tra impresa che sponsorizza e soggetto sponsorizzato.

Scarica i criteri per l’accreditamento dei provider