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Il punto di vista dei Medici di Medicina Generale

A cura della Redazione di DIMENSIONE SNAMID

Vi presentiamo la sintesi di una serie di focus group con MMG su Integrazione Alimentare (IA) e pratica clinica. Il progetto ha visto la partecipazione di 80 MMG di 4 Aree Metropolitane Italiane (Torino, Ferrara, Roma e Catania) che hanno espresso il loro punto di vista confrontandosi con esperti del settore dell’integrazione alimentare. L’obiettivo è stato di definire meglio qual è la percezione del MMG rispetto all’IA, ponendosi interrogativi e cercando di analizzare ciò che si fà e quello che si potrebbe fare meglio nella pratica.

L’attenzione dei partecipanti si è concentrata essenzialmente sui seguenti macro argomenti:

 Il bisogno di salute: Mantenere e promuovere la salute si conferma come un bisogno primario dei pazienti, non intaccato dalla crisi economica: Si assiste, negli ultimi anni, ad un aumento dell’attenzione verso il tema della prevenzione e della cura di sé. Tale bisogno viene perseguito attraverso una maggiore attenzione da parte dei consumatori all’acquisizione di competenze sul tema della salute e all’utilizzo di prodotti non convenzionali (in particolare: integratori e fitoterapici).

Il bisogno di integrazione: E’ condiviso che gli effetti di una dieta equilibrata e di un corretto stile di vita impattano sul benessere psicofisico; si è approfondito il problema delle patologie correlate ad un’alimentazione non corretta. Appare condivisa dai partecipanti l’auspicabilità di un’integrazione mirata, che tenga conto, ad esempio, dello stile di vita del paziente e delle sue caratteristiche. Si ragiona dunque sull’integrazione alimentare intesa come possibilità di supporto, ben distinta dalla farmacoterapia, in particolare per:
— Sportivi
— Anziani
— Dieta carente
— Menopausa
— Sarcopenia

L’utilizzo di medicine non convenzionali (MNC): Una recente indagine sulla popolazione evidenzia un aumento del consumo di farmaci fitoterapici, sia su indicazione medica che su iniziativa personale del consumatore. Il consumo è riferito per migliorare la qualità di vita e per evitare effetti avversi dei farmaci tradizionali. L’incremento dell’utilizzo di MNC nella propria pratica professionale è un fatto acquisito, pur permanendo alcune perplessità legate alla mancanza di evidenze cliniche e alla ridotta cultura sul tema.
Si evidenzia la necessità, per i MMG di implementare:
— La conoscenza dei diversi integratori e fitoterapici
— L’utilizzo che il paziente fa delle MNC

La sinergia tra medicina convenzionale e non convenzionale: E’ emerso un estremo interesse per le interazioni tra farmaci e MNC, permangono alcune perplessità legate soprattutto alle limitate evidenze scientifiche. Relativamente a questo tema si è sottolineata l’esigenza di una maggiore formazione/informazione, in particolare rispetto a:
— Interazioni con i farmaci
— Indicazioni d’uso (scheda tecnica)
— Effetti collaterali
— Evidenze scientifiche

Le problematiche legate alla malnutrizione: E’ evidente la crescita del fenomeno della malnutrizione, intesa sia per carenza che per eccesso, quella dell’integrazione sembra configurarsi come risposta possibile alle carenze nutrizionali in aumento. Pur permanendo la convinzione che un corretto stile di vita e una dieta equilibrata garantiscano il giusto apporto di nutrienti si conviene sulla possibilità di integrare nei casi di:
— Allergie
— Intolleranze
— Pazienti anziani
— Problematiche legate al malassorbimento
— Necessità di un regime alimentare proteico
— Impossibilità di modificare la dieta

Gli attuali interlocutori nel mondo della IA: si considera di primaria importanza che siano i MMG a porsi quali interlocutori sul tema della IA con i propri pazienti.
Emerge quindi la necessità di:
— Spazi di formazione /informazione;
— Implementare la cultura dei MMG sulle possibilità offerte dall’integrazione.

Il mercato e i competitor: si prende atto del peso di altri canali di mercato e soggetti non medici che pubblicizzano e orientano in particolare su prodotti per il controllo del peso, che vengono spesso assunti dai pazienti senza il parere del medico. Si registra l’esperienza condivisa di pazienti che si rivolgono ad interlocutori diversi dal medico. In particolare i principali competitor sembrano essere:
— Farmacie
— Erboristerie

Sintesi conclusiva
La medicina generale è sempre più coinvolta nel difficile compito di trasferire gli insegnamenti dell’evidenza scientifica nel lavoro quotidiano e nella gestione della salute del paziente, il MMG è chiamato spesso ad orientare i pazienti con problemi in atto e/o patologie croniche rispetto all’utilizzo di integratori.

Oggi sempre di più le persone sono orientate a tutelare il loro stato di salute non solo con interventi orientati alla prevenzione delle malattie o alla gestione dei fattori di rischio, ma anche semplicemente per migliorare il loro stato di benessere. Le risposte a molte di queste esigenze difficilmente possono venire dalle specialità della farmacopea convenzionale, mentre è più agevole e diretto l’accesso ai prodotti orientati all’integrazione alimentare. I messaggi trasmessi dalla pubblicità sui maggiori mezzi di comunicazione e la possibilità di reperire informazioni da fonti più o meno certificate concorrono ad alimentare il desiderio delle persone all’autogestione della propria salute.

In questo scenario è quasi fisiologica la tendenza di molti a bypassare il proprio medico, per garantirsi un approccio diretto a strategie salutiste “naturali” senza ulteriori “complicazioni”. In Italia, oggi, si contano più di 8mila integratori: un italiano su due fa uso regolare di integratori, probiotici e alimenti funzionali, e la domanda è in continua crescita. La comunità medico-scientifica, dal canto suo, si relaziona al fenomeno con approcci eterogenei, in base soprattutto al rigore e alle competenze. Nella medicina di famiglia in particolare operano professionisti che, nella maggior parte dei casi, hanno sostanzialmente demandato la gestione di questo aspetto a soggetti terzi (per esempio farmacie, parafarmacie).

I MMG, nel prendere atto del ruolo marginale che si sono trovati a ricoprire, sono propensi a dedicare tempo e interesse all’argomento, per la rilevanza che una corretta alimentazione trova sia negli scenari sanitari attuali sia nelle aspettative dei pazienti.
Oggi è necessario che il MMG riacquisisca un ruolo di rilievo nella gestione delle problematiche correlate all’integrazione alimentare e che lo renda un punto di riferimento per il corretto orientamento sia dei pazienti che dei soggetti sani. A tale scopo appare opportuno condividere con il mondo dell’integrazione alimentare un modello culturale, facilmente implementabile nella pratica clinica e che faccia chiarezza su classificazione, criteri di qualità, razionale d’impiego, utilità e interazioni.

In tal senso l’apertura di canali informativi e formativi diretti ai MMG potrebbero rappresentare dei modelli di lavoro favorevoli per migliorare la relazione tra produttori e MMG indirizzando il management dell’integrazione alimentare in un ambito non antitetico e/o alternativo a quello della medicina generale.