Un nuovo approccio alla terapia dell’ipotiroidismo
A cura di Marco Cambielli – Vice Presidente SNAMID
La terapia con levotiroxina viene utilizzata in caso di carenza di ormoni tiroidei nell’organismo umano .
Circa il 10% della popolazione italiana soffre di una patologia della tiroide e oltre il 3% è in terapia con levotiroxina (LT4), l’ormone sintetico della tiroide impiegato per il trattamento dell’ipotiroidismo L’età media di inizio del trattamento si aggira intorno ai 40 anni e, conseguentemente, la terapia con levotiroxina determina il benessere delle persone per circa 30 anni e principalmente il benessere delle donne, dal momento che l’ipotiroidismo colpisce il genere femminile nell’80% dei casi con picchi fino al 10-15% nel periodo post-menopausale Molte condizioni, sia fisiologiche che parafisiologiche o chiaramente patologiche , possono alterare l’assorbimento della levotiroxina nel corpo umano . L’assorbimento di levotiroxina può infatti essere compromesso per l’età ,la compliance del paziente , il digiuno , l’assunzione di alcuni alimenti ( come le fibre alimentari , uva , soia , papaia e caffè) o di alcuni farmaci ( come gli inibitori della pompa protonica , antiacidi , sucralfato , et cetera).
Inoltre , molte malattie gastrointestinali, come le condizioni che inficiano l’ integrità della barriera intestinale e le malattie che alterano l’acidità gastrica , come nei pazienti con riduzione della secrezione acida gastrica, in quelli affetti da gastrite atrofica, associata o no all’H. pylori in cui l’aumento del pH può determinare un rallentamento nella fase di dissoluzione delle compresse, unica formulazione disponibile fino a pochi mesi fa, e, di conseguenza, un minor assorbimento di levotiroxina, alterandone la biodisponibilità.
Dal momento che vi è un’ ampia diffusione delle malattie della tiroide , un gran numero di pazienti devono affrontare tali questioni . Pertanto , lo sviluppo di nuove formulazioni orali di levotiroxina , diverse dalle compresse solide , può rappresentare un approccio terapeutico interessante , allo stesso tempo semplice ed efficace , per affrontare questo problema .
Recentemente , sono stati proposte due differenti formulazioni levotiroxina : la formulazione liquida e la formulazione softgel . Tali formulazioni rappresentano un approccio terapeutico innovativo , efficace ed economico per il paziente ipotiroideo con problemi di assorbimento alterato di levotiroxina . (1)
Un recente lavoro ha confermato dal punto di vista clinico le premesse teoriche dei vantaggi della levotiroxina liquida verso la tradizionale formula solida.(2)
Scopo di questo studio è stato quello di valutare a posteriori se i livelli di TSH sono diminuiti dopo aver trasferito i pazienti ipotiroidei adulti dalle compresse di levotiroxina alla composizione orale solubile. Nello studio sono stati valutati retrospettivamente 53 pazienti ambulatoriali in terapia sostitutiva con levotiroxina ( consumata entro un’ora prima della colazione ), che sono passati da compresse a soluzione orale senza modificare la dose giornaliera levotiroxina . I parametri valutati furono : il TSH pre -switch ( TSH1 ) con livello di TSH 60-90 giorni dopo lo switch( TSH2 ), le differenze cliniche tra i pazienti in cui il TSH non si è modificato e quelli il cui TSH è sceso dopo lo switch.. Dopo lo switch il TSH è sceso da un valore medio di 3,04 ( IQR 1,75-6,80 ) a 2,30 ( IQR 1,21-3,81 ) μIU / mL , e la differenza è risultata significativa ( p = 0,0034 ) . Abbiamo osservato una riduzione del TSH (rapporto TSH2/TSH1 < 1) nel 36 /53 ( 67,9 % ) dei pazienti ; la mediana del rapporto TSH2/TSH1 era 0,71 ( IQR 0,37-1,14 ) . Nel gruppo di pazienti in cui il TSH è diminuito abbiamo osservato un aumento della frequenza di fattori che interferiscono con l’assorbimento di levotiroxina ( p = 0.014 ) . I risultati dello studio sono congruenti con i dati di farmacologia clinica che indicano come la levotiroxina in soluzione orale ha un tasso di assorbimento maggiore rispetto alle compresse, soprattutto quando sono presenti altri fattori che interferiscono con l’assorbimento della sostanza.
La particolare stabilità della levotiroxina liquida, è stata inoltre dimostrata in uno studio ad hoc in cui si è visto che la soluzione orale di levotiroxina mantiene la sua stabilità mischiata con latte, caffè, thè, caffè e latte alla temperatura di 50°, e con succo d’arancia a temperatura ambiente, dopo 20 minuti di incubazione. (3) Ciò può consentire di ridurre il tempo tra assunzione della terapia e pasto, con un minore impatto non solo sulle abitudini alimentari ma anche sulla qualità di vita dei pazienti, favorire la compliance terapeutica e soprattutto garantire la costanza di efficacia del trattamento.
Le caratteristiche particolarmente favorevoli dal punto di vista farmacologico sono affiancate dalla disponibilità di preparazioni farmaceutiche che favoriscono la personalizzazione del trattamento, essendo la levotiroxina solubile orale disponibile come monodose da 25,50,75, 100 microgrammi e come capsule molli in 12 differenti dosaggi da 13 a 200 microgrammi ciascuna.
Un passo in avanti molto significativo nel trattamento dei pazienti con ipotiroidismo che frequentano gli ambulatori del MMG , il cui valore merita ampia discussione tra i medici che giornalmente affrontano il tema nei propri ambulatori.
Bibliografia
- Ianiro G1, Mangiola F, Di Rienzo TA, Bibbò S, Franceschi F, Greco AV, Gasbarrini A. Levothyroxine absorption in health and disease, and new therapeutic perspectives.Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2014 Feb;18(4):451-6
- Brancato D, Scorsone A, Saura G, Ferrara L, Di Noto A, Aiello V, Fleres M, Provenzano V.Comparison of TSH Levels with Liquid Formulation Versus Tablet Formulations of Levothyroxine in the Treatment of Adult Hypothyroidism. Endocr Pract. 2014 Jan 21:1-17. [Epub ahead of print]
- Bernareggi A1, Grata E, Pinorini MT, Conti A.Oral liquid formulation of levothyroxine is stable in breakfast beverages and may improve thyroid patient compliance. Pharmaceutics. 2013 Dec 13;5(4):621-33. doi: 10.3390/pharmaceutics5040621.